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Modulo inviato con successo

Gentile ,
la tua preghiera è giunta al Santuario del Divino Amore e viene sostenuta durante tutte le celebrazioni. L'intercessione e la materna benedizione della Madonna del Divino Amore viene invocata su di te e i tuoi cari con le preghiere dei Sacerdoti Oblati, le Suore e i seminaristi del Divino Amore. Ave Maria e coraggio!

Invochiamo insieme la Madonna del Divino Amore:
A voi dono il mio cuore/ Madre del buon Gesù Madre d'amore/
vi prego o Madre mia/di benedire dal ciel l'anima mia



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Ave Maria!




L'affettuoso abbraccio fra Mons. Pasquale Silla e don Fernando Altieri, il nuovo Rettore Parroco del Santuario

Siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l'altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti.

Bernardo di Chartres.

Cari Amici,
questa è la prima lettera che vi scrivo dall’inizio del servizio pastorale di Parroco e Rettore del Santuario. Un incarico accolto con serenità, ma anche con la consapevolezza che chi mi passa il testimone, Mons. Pasquale Silla, l’ha ricevuto a sua volta direttamente dal nostro amato Fondatore il Servo di Dio Don Umberto Terenzi, proseguendo la sua opera di evangelizzazione attraverso la mediazione di Maria. Chi pensa a un semplice passaggio di “carte” si sbaglia! E’ un Carisma intero e visibile, depositato nelle mani imperfette degli uomini; una scintilla dell’Amore di Dio affidata a un peccatore, con l’impegno di passarla di mano in mano finché migliaia di cuori non si siano accesi di Amore per il Signore e profonda e visibile tenerezza verso la Madre Celeste,qui venerata come Madre del Divino Amore.
Un Carisma non è un bene personale e in questi decenni ci sono stati due sapienti interpreti di questo piano divino per il Popolo di Dio che è in Roma; essi si sono spesi da “servi inutili” sapendo bene che quanto avrebbero realizzato un giorno sarebbe passato, sotto forma di eredità spirituale, ad altri.
Per questo motivo ho accolto l’invito del Cardinale Vicario con trepidazione, ma anche con tanta gioia e voglia di spendermi al servizio di questo meraviglioso progetto. Un Santuario, lo dice la parola stessa, è un luogo epifanico in cui si deve respirare quella santità che abilita a rivolgere l’invito ad altri a diventare santi. Questo è l’impegno che prendo insieme ai miei Confratelli Oblati, affinché le “lance spezzate” (così ci chiamava il nostro Fondatore) siano tali, testimoni di santità, di coerenza, di amore per tutti, in particolare per i poveri e i sofferenti nel corpo e nello spirito. Molto è stato fatto e molto si dovrà fare, soprattutto nel dare risposte forti ai bisogni spirituali delle migliaia di pellegrini che ormai affollano il Santuario quasi tutti i giorni della settimana.
In comunione con i Sacerdoti del Santuario fin da oggi faccio formale promessa di diventare “Chiesa del grembiule”, serva di Dio e dei fratelli, affidandoci alla Provvidenza, confidando nella guida dello Spirito Santo e nella protezione della Madonna del Divino Amore.

Ave Maria e… coraggio!
Vostro, Don Fernando
Parroco - Rettore


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