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C.N.S. Delegazione Regionale del Lazio
VERBALE 2/2003
8 ottobre 2003
RIUNIONE DEI RETTORI DEI SANTUARI DEL LAZIO(Santuario della Mentorella)
Chi visita la prima volta il santuario Madre delle Grazie della Mentorella in provincia di Roma ha la sensazione di toccare con mano il sacro. Nasce in lui un prepotente bisogno di pregare. Lassù, la natura, la tipica architettura e il silenzio pare che abbiano stretto un patto tra loro per invogliare i visitatori ad elevarsi in Dio. Anche Giovanni Paolo II è andato più volte in quel luogo di spiritualità. La cura pastorale del santuario è stata affidata ai padri Resurrezionisti polacchi da Pio IX nel 1857. A Mentorella, l’otto ottobre u.s. si è svolto l’incontro dei rettori e collaboratori dei santuari del Lazio. Hanno preso parte all’appuntamento diversi sacerdoti e laici. Mons. Pasquale Silla, dopo alcune parole di saluto, ha presentato ai convenuti S. E. Mons. Paolo Schiavon, vescovo ausiliare del settore sud di Roma. Questi, prendendo lo spunto dal brano degli Atti 11,19-26, ha messo in risalto l’efficacia della Parola di Dio, sottolineando che i primi evangelizzatori sono stati semplici laici. Quindi, è passato a parlare della Religiosità Popolare. Un tema che verrà ripreso e approfondito nel prossimo Convegno di novembre ad Oropa. La relazione di Mons. Schiavon ha offerto una interessante serie di dati statistici sulla fede del popolo.
Dopo l’intervento del vescovo, molti hanno preso la parola. Tra gli argomenti emersi, tre meritano di essere menzionati: a) nei santuari bisogna dare più importanza allo spirito di accoglienza. Qualcuno ha detto che vale più una buona accoglienza che un sacramento amministrato in fretta; b) riservare più spazio alla preghiera individuale. Occorrono locali dove poter pregare in silenzio; c) gli orari di chiusura dei santuari non devono essere drastici. Ci vuole più flessibilità.
L’incontro si è concluso alle 12,45. Alle 12,30 i bravi padri resurrezionisti hanno offerto un pranzo squisito e abbondante. Un cordiale ringraziamento al rettore P. Adam Otrebski.
D.L.
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