La voce del rettore

Sotto il segno di Maria continuiamo il nostro cammino con suo figlio Gesù. Con la carica spirituale dell’anno della Misericordia viviamo per così dire un altro giubileo, quello dell’apparizione della Madonna di Fatima in Portogallo, il tredici maggio 1917, cent’anni fa.

L’attualità del messaggio di Fatima consiste nella sintonia assoluta con l’annuncio del Vangelo: “conversione e preghiera”, quello che ci chiede la Madonna, per accogliere il dono della pace che solo il Signore può darci. Diceva San Giovanni Paolo II il 13 maggio 1982 “Se la Chiesa ha accolto il messaggio di Fatima è soprattutto perché esso contiene una verità e una chiamata, che nel loro fondamentale contenuto sono la verità e la chiamata del Vangelo stesso. Convertitevi, (fate penitenza) e credete al Vangelo” (Mc 1,15), sono queste le prime parole del Messia rivolte all’umanità. Il messaggio di Fatima è nel suo nucleo fondamentale la chiamata alla conversione e alla penitenza, come nel Vangelo.”

Chiamati a camminare nella gioia dell’amore, Papa Francesco con l’esortazione apostolica Amoris Leatitia, ci incoraggia a scoprire i valori della famiglia, cellula primaria della società. Tuttavia se la cellula è malata tutta la società ne risente; allora per curare e salvare la famiglia bisogna essere perseveranti nell’esercizio della misericordia, che si traduce in gesti concreti di perdono e accoglienza, avendo ben chiaro che il medico è Gesù. Al n. 59 della esortazione il Santo Padre sottolinea che ”Il nostro insegnamento sul matrimonio e la famiglia non può cessare di ispirarsi e di trasfigurarsi alla luce di questo annuncio di amore e di tenerezza, per non diventare mera difesa di una dottrina fredda e senza vita. Infatti, non si può neppure comprendere pienamente il mistero della famiglia cristiana se non alla luce dell’infinito amore del Padre, che si è manifestato in Cristo, il quale si è donato sino alla fine ed è vivo in mezzo a noi. Perciò desidero contemplare Cristo vivente che è presente in tante storie d’amore, e invocare il fuoco dello Spirito su tutte le famiglie del mondo.”

Le sfide da affrontare sono tante nella vita di ognuno di noi nella lotta contro il peccato che disgrega la vita sociale in una situazione crescente di corruzione e di antipolitica che genera altrettante situazioni di miseria, violenza e disperazione, ma non perdiamoci d’animo. Presi per mano dalla Madonna del Divino Amore, con la corona del santo Rosario, la partecipazione ai sacramenti troveremo la forza necessaria per camminare spediti in mezzo alle tempeste e alle difficoltà della vita e testimoniare così, con gioia, la fede nel Cristo Risorto.

Il Santuario della Madonna del Divino Amore è proprio questo luogo di grazia dove i pellegrini, attratti dalla tenerezza della Madre, trovano ristoro per riprendere il cammino.

Ave Maria!

Don Luciano