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MOSTRA DELLA SINDONE |
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Nello stesso complesso della Rassegna Mariana, in locali adiacenti, troviamo una significativa mostra sulla Sacra Sindone. Il celebre lenzuolo funebre, che avvolse il corpo di Cristo, ha rivelato particolari sconvolgenti sulla Passione e morte del Figlio di Dio. Le immagini aiutano a capire l�impressionante sofferenza di Ges�.
Un antico lenzuolo funerario Dal 1578 � conservata a Torino la pi� preziosa reliquia della cristianit�: la sacra Sindone. E' un antico lenzuolo funerario che la tradizione attribuisce a Ges� Cristo.
Come � giunto fino a noi questo singolare reperto? La Sindone era a Lirey, in Francia, intorno al 1350. Apparteneva al nobile Goffredo di Charny, che mor� pochi anni dopo senza aver rivelato come ne era entrato in possesso. La storia successiva � invece ben conosciuta: una sua discendente, Margherita di Charny, la diede ai Savoia, che la conservarono prima a Chambery, poi a Torino, dove si trova tuttora. Cosa sappiamo degli anni precedenti? Vari sono gli accenni all'esistenza del telo, anche se interrotti da periodi di silenzio. Si parla della sua presenza a Gerusalemme e a Costantinopoli. Si ipotizza una sua permanenza ad Edessa (oggi Urfa, in Turchia) identificandolo col venerato "Mandylion", una leggendaria immagine di Cristo "non fatta da mano umana". Inaspettatamente le lacune storiche, che non permettono un collegamento certo, vengono colmate dalla indagine palinologica. Di cosa si tratta? E' lo studio dei pollini che si depositano su qualsiasi oggetto e che il prof. Max Frei, un criminologo svizzero oggi scomparso, utilizzava per stabilire la provenienza di un reperto. Sulla Sindone sono stati trovati proprio i pollini che si sarebbero aspettati in base alle notizie storiche; pollini di piante che non esistono in Europa e che fioriscono invece nelle zone dove la Sindone � stata nei suoi anni pi� lontani: Gerusalemme, Edessa, Costantinopoli.
Le indagini scientifiche Molti interrogativi riguardanti la Sindone sono stati chiariti; fra questi la discussa presenza di sangue. Il prof. Pierluigi Baima Bollone, medico legale, direttore del Centro Internazionale di Sindonologia di Torino, ha accertato che la stoffa � macchiata di sangue umano di gruppo AB. Egli ha anche localizzato un globulo rosso ben conservato e ha reperito cellule epidermiche umane in corrispondenza delle ferite da inchiodatura dei piedi. Inoltre ha identificato la presenza di aloe e mirra, sostanze aromatiche usate dagli ebrei nei riti di sepoltura. Sulla Sindone per� non ci sono solo macchie di sangue qua e l�; c'� un'impronta umana ricchissima di particolari, ma fatta di... niente. Gli scienziati americani Eric Jumper e John Jackson nel 1976 scoprirono la misteriosa propriet� tridimensionale dell'immagine dell'Uomo della Sindone. Gli scienziati dello "Shround of Turin Research Project", convenuti nel 1981 a New London (USA) per fare il punto della situazione dichiararono che l'immagine � un mistero che continua. Non � una sostanza di apposizione, infatti, a creare questo insieme anatomico sfumato, pi� visibile da lontano che da vicino; sono invece le stesse fibrille meno gialle a formare a formare l'immagine. Chimicamente, riferiscono gli scienziati, l'ingiallimento maggiore dei fili � il risultato di una disidratazione, ossidazione e coniugazione della cellulosa presente nel lino. Tale � l'effetto che osserviamo, ma quale la causa? Ordinariamente questo tipo di modificazione della cellulosa pu� essere provocato dall'esposizione al calore o alla luce. E in questo caso? Gli scienziati sono all'opera per tentare di risolvere questo enigma.
Analisi C14 Un'altra tessera del mosaico delle ricerche doveva essere aggiunta dalla datazione con il C!$; questo metodo di indagine per� non � esente da errori, e deve essere applicato con il massimo rigore scientifico dopo un accurata purificazione dei campioni. Il 13 ottobre 1988 sono stati resi noti i risultati delle analisi al carbonio radioattivo 14, secondo le quali il tessuto sarebbe databile tra il 1260 ed il 1390 dopo Cristo. Tali risultati hanno suscitato enormi polemiche e contrasti. Il microbiologo Leoncio Garza Vald�s ha verificato sulla Sindone la presenza di un complesso biologico composto da funghi e batteri che ricopre i fili come una patina e che non � eliminabile con i normali sistemi di pulizia. Usando un trattamento a base di enzimi particolari si riesce a rimuovere questo inquinante e ci� permette di ricondurre la datazione della Sindone al 1 sec. d.C.
Chi pu� essere l'Uomo della Sindone? Non solo la tradizione, ma anche gli elementi che emergono dallo studio del lenzuolo favoriscono l'identificazione col Cristo dei Vangeli. Fra questi i principali: flagellato da romani pi� abbondantemente del normale (circa 120 colpi di flagello); coronato di spine, cosa veramente unica; crocifisso con chiodi; colpito da una lancia all'emitorace destro, con fuoriuscita di sangue e siero separatamente (il "sangue ed acqua" descritto nel Vangelo di Giovanni); seppellito con n lenzuolo pregiato, cosa singolare per una persona morta in croce; sepoltura durata solo poche ore, senza traccia di putrefazione. Con l'avvento dell'era del computer � stato possibile ottenere l'immagine tridimensionale del corpo, anche se � tuttora inspiegabile come l'impronta sindonica possa racchiudere in s� i dati che il computer riesce a decodificare. E' stato cos� possibile studiare altri particolari precedentemente sconosciuti.
Dal 1982, la Domenica delle Palme ed il Venerd� Santo alle ore 20,30, al Santuario si tiene la SACRA RAPPRESENTAZIONE DELLA VIA CRUCIS ISPIRATA ALLA SINDONE. Circa 200 personaggi nei costumi dell'epoca, fanno rivivere le fasi salienti della Passione, Morte e Resurrezione del Signore in uno scenario straordinario sia dentro che fuori le mura di Caste di Leva. La Sindone rivela molti aspetti interessanti della Passione di Ges�.
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